È stata una settimana intesa per la ciclabilità romana: il 24 maggio è infatti comparsa lungo il ponte Principe Amedeo di Savoia, che collega corso Vittorio con il tunnel di porta Cavalleggeri, la
5th avenue ciclabile realizzata dai cicloattivisti. La bike lane si sarebbe andata ad aggiungere a quelle di S.Bibiana, ponte Tuscolano e porta Maggiore. 

ciclabilePurtroppo se ne deve parlare al passato, perché poco meno di 48 ore dopo, la avenue ciclabile è stata cancellata su mandato del Campidoglio: la solerzia in questi casi è d’obbligo. 

Nel frattempo, ad assumersi la responsabilità della realizzazione della corsia ciclabile è stato il direttivo di #SalvaICiclisti Roma – Associazione: “Siamo convintamente a fianco di chiunque metta riparo all’inerzia delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, siamo convinti assertori del principio di sussidiarietà così come identificato nell’art.118 della Costituzione, e seguiamo la letteratura scientifica che interpreta tale articolo. Siamo altresì costretti ad agire in stato di necessità per tutelare la nostra vita durante gli spostamenti quotidiani e lo facciamo volentieri, supplendo per la nostra e altrui incolumità alle mancanze delle amministrazioni di competenza”.

“Ricordiamo alle autorità competenti, e di inusuale solerzia visto la rapida cancellazione della ciclopopolare che, secondo il Piano quadro della ciclabilità approvato nel 2012 dall’assemblea capitolina, e mai tradotto in azioni concrete, via di Porta cavalleggeri (pagina 99 PQC, e nell’Allegato 2 pag. 103 viene denominato Corridoio Giustiniana-Aurelio) è classificata come via sulla quale deve essere realizzata una ciclabile principale per mettere in comunicazione il Municipio con il centro, come priorità entro il 2014: la stessa via che arriva a ponte Amedeo.Infine, mettiamo in mora fin da subito la futura amministrazione romana ricordando un principio così semplice che sembra sfuggire alle distratte menti contemporanee: le corsie ciclabili devono essere disegnate, non cancellate”.Negli stessi giorni, una ciclabile “ufficiale” è stata comunque inaugurata: 500 metri di pista “green” e “hi-tech”, realizzata con asfalto riciclato da Ama e Iterchimica sotto lungotevere Oberdan.  Per realizzare il tratto di pista ciclabile, lungo 500 metri, ci sono voluti un mese di tempo di lavoro, 48 ore  di cantiere, 60-70 euro per metro lineare, ovvero circa 35 euro a metro quadrato. Un buon inizio, forse, un segno che le cose si possono fare e senza troppo tempo e denaro. Ma di strada da fare ce n’è ancora tanta e speriamo che questa “ciclabile” di 500 metri non resti soltanto uno spot pre-elettorale. A Roma non servono “pilot project”, ma interventi strutturali che mettano i cittadini romani in condizione di poter scegliere la bicicletta come mezzo di spostamento urbano in tutta sicurezza, con rispetto e dignità. 
Cancellata la 5th avenue ciclabile dei cicloattivisti
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