Mobilità n.4 del progetto Euro ALTERmobility

Partecipante: Gabriella Gregorio

Destinazione: Atene, Grecia

Partner: Learn It Easy

Nome del corso: Plan and Manage Effectively your European funded Project

“Guarda che Atene è brutta”, così mi avvisavano tutti coloro ai quali raccontavo della mia prossima partenza verso la Grecia. E siccome volevo evitare ogni sorta di pregiudizio sono partita senza neanche leggere alcuna recensione turistica sulle bellezze e vivibilità della città. Ho semplicemente scelto di arrivare nella capitale ellenica un giorno prima dell’inizio del seminario, per gustare in piena libertà una nuova atmosfera urbana. All’aeroporto di Atene, è subito tangibile il lascito delle Olimpiadi del 2004, ovvero una rafforzata e funzionale rete del trasporto pubblico. E questa “medaglia d’oro” è ancora più splendente appena si utilizza la metropolitana. Mi accorgerò di quanto sia piacevole prenderla ogni giorno di più, sia per andare al corso che per continuare a vedere quanto offre la città. Va aggiunto che poi il resto di questo traguardo di mobilità urbana efficiente sia merito dell’educazione civile degli ateniesi: tutto nelle stazione e sui treni è pulito e curato con rispetto. O è così sempre o hanno provveduto a rendere tutto presentabile per la mia permanenza settimanale!!

Un altro tratto positivo del carattere greco si percepisce osservandoli durante una giornata rilassante e festiva come lo è la domenica. Gli anni difficili e gli strascichi del default economico, non hanno scalfito l’orgoglio, il buonumore e il senso di convivialità di questa gente, che esce, sorride e si vive la vita in modo discreto e genuino, nonostante non sia una passeggiata.

Il corso organizzato da Learn It Easy, che mi vedrà intenta a imparare il massimo da un esperto di progettazione europea, si svolge in una zona periferica di Atene e mi pongo come obiettivo quello di arrivare più che puntuale, non per l’ansia di interrompere la prima lezione, ma soprattutto per dimostrare a me stessa di riuscire a percorrere l’itinerario suggerito, alfabeto greco nei nomi delle vie permettendo. Impresa che poi si rivelerà non del tutto titanica.IMG_4032

In classe si rompe il ghiaccio insieme agli altri partecipanti, parlando di ognuno di noi, delle nostre aspettative prima e dopo la fine del corso, con l’aggiunta di un aneddoto simpatico sulla nostra vita, rispondendo alla domanda “Per cosa hai utilizzato i migliori 10 euro spesi nella tua vita?” misurato sì in termini economici ma che abbiano lasciato un tornaconto personale positivo in termini emotivi, e di esperienze conquistate e vissute.

E così si cominciano a conoscere i compagni di quest’avventura Erasmus+ greca: Goran e Sana dalla Croazia, promotori di innovazione tecnologica per conto di una società incubatrice per lo sviluppo di business; Ioan, Emilian e Larisa dalla Romania e che si dedicano a migliorare il sistema di assistenza medica nella loro comunità; Gonzalo da Santiago di Campostela (ma quanto cade a pennello questo fatto di conoscere qualcuno che viene dalla città dove tutti vorrebbero completare un “cammino” al quale dare vari significati di crescita, proprio durante un progetto europeo sulla mobilità per l’apprendimento che ci porta invece in Grecia!), a capo di un istituto di lingue che collabora con l’università della Galizia; Hans da Copenhagen dove si occupa di formazione professionale e training nel settore artistico, e infine ma non ultima Anna, 100% di Atene e psicologa.

IMG_4081

Il programma di cinque giorni di lezioni è strutturato in modo tale da permetterci di orientarci nel vasto mondo dei programmi e fondi europei disponibili, con lo scopo di fornirci di precise linee guida da seguire rigorosamente passo dopo passo al fine di validare il successo della nostra proposta di progetto e per gestirne in seguito il piano di disseminazione. Molta teoria sicuramente, ma c’è anche spazio per condividere esempi di esperienze lavorative precedenti di tutti i presenti, sia mentre si è affrontato un bando europeo che durante il processo di gestione di progetti, oppure riportando modelli e statistiche sul proprio paese d’origine. Tutto può solo che dare la giusta carica e visione d’insieme per provare a cimentarsi con il prossimo “call for proposals” della Comunità Europea.

IMG_4034

In parallelo continua la conoscenza di questa città che sebbene molto turistica, non vive unicamente delle glorie del passato, dall’alto della sua Acropoli, ma che sviluppa anche una sua personale identità artistica con i murales e la street art, rispondendo così in modo pungente e critico alle problematiche sociali ed europee di oggi, dalla crisi finanziaria a quella dei migranti.
E sono contenta di aver lasciato Atene anche percorrendola in bicicletta alla ricerca della sua anima più retorica, combattiva e socialmente attiva, posando lo sguardo sui vari dipinti che decorano i palazzi delle città e gridano forte “giustizia, libertà e democrazia”, tenendo così vivo il valore di Atene come “scuola dell’Ellade”.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Attestato Gabriella

#euroaltermobility: ad Atene, tra tecniche di progettazione europea e arte urbana greca
Tag:                 

2 pensieri su “#euroaltermobility: ad Atene, tra tecniche di progettazione europea e arte urbana greca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Facebook