Antefatto: ancora una volta, al Trofeo Tartaruga organizzato da Legambiente come ogni anno, vince la bicicletta. Spiegazione: il Trofeo Tartaruga mette a confronto 4 modi di spostarsi in città: bici, auto, scooter e mezzo pubblico. I 4 mezzi, guidati da 4 persone, devono fare un percorso destreggiandosi nel traffico urbano. Vince sempre la bici.

Prima conseguenza: l’iniziativa viene ripresa dai giornali (online, magari non solo, io ho visto quelli online) e finisce nel calderone di facebook. Finchè gira sulle bacheche delle pagine dei ciclisti, lodi e “io lo dico da sempre” si sprecano.

Seconda conseguenza: a un certo punto anche un portale “all news” romano, Roma Today, riporta la notizia. Qui i ciclisti urbani non giocano più in casa, ci si confronta con il pubblico generico di un canale di informazioni non “schierato”, che riporta solo la notizia. I commenti li potete leggere qui.

La “notizia” vera: ci sono, com’è ovvio che ci siano, le voci discordanti. Le voci rancorose, o disfattiste, o incredule, o perculatorie, o addirittura complottiste! La vera grande news è che ci sono anche, e sono parecchi, i commenti positivi, e sono tante le voci del “io la uso tutti i giorni”, “è vero, basta provarla” e così via. Insomma, si certifica un poco di più, sempre di più, la tendenza che vediamo tutti per le strade da mesi, anni: ci sono sempre più bici, e più ciclisti. Sempre più persone che hanno provato, e non sono più tornate indietro. Perché, in effetti, la bici ci mette di meno degli altri mezzi*, oltre a tutti gli altri vantaggi. C’è poi una percentuale davvero notevole di chi la bici la userebbe anche, ma ha paura: del traffico, dello smog, delle salite, delle buche. Roma è una città piena di paure, e basterebbe un po’ di cultura in più per farle passare…

Considerazione finale: ieri Michele Serra ha scritto nella sua Amaca che non ha nessun interesse a leggere degli sfoghi nervosi arroganti e beceri che fa la gente sui social network, e consiglia di ignorare. La vita è troppo breve per essere sprecata a dialogare con chi non sta a sentire. Vorrei dargli ragione, vorrei ignorare chi sbraita che “LA BICI è IL MEZZO PER ROMPERE LE PALLE AGLI AUTOMOBILISTI”** e via dicendo, ma poi ritorno Gandhiano, respiro profondo e comincio a rispondergli. Sai mai che…

(*) E’ poi ovvio che il caso estremo di chi si deve fare 40 km di autostrada per andare al lavoro c’è sempre, ma infatti le premesse del Trofeo Tartaruga sono piuttosto chiare: su tratti brevi cittadini, diciamo sotto i 6 km, la bici è estremamente competitiva sui tempi di percorrenza. E visto che la stragrande maggioranza dei percorsi urbani si svolge sotto questa soglia, mi sembra adeguato parlare del tema.

(**) Il commento in questione esiste davvero, ma a leggerlo tutto in realtà alla fine diventa quasi un sostenitore delle bici in città! Le apparenze ingannano, o semplicemente c’è sempre una porta di dialogo aperta.

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In ordine sparso, alcuni commenti senza commento: a ognuno il suo pensiero.

“A Roma la bici è il mezzo più veloce per andare al cimitero”

“ma state fuori come citofoni!!!!! Andare in bici a Roma è da folli sia per il traffico che per la vastità della città”

“Aho ma tutti col culo piombato in questa città? La maggior parte dei percorsi romani sono 20 minuti in bici.”

“Io abito in centro e vado tutti i giorni su via tiburtina dopo il Gra, sono 38 km al giorno, tutto si può fare in bici”

“Li vorrei far partire dalla pineta sacchetti questi fenomeni”

“Bello, poi è tutta discesa”

“Quest’affermazione é uno spot ad effetto, nient’altro.”

“La bici è il mezzo più veloce, ma il romano medio è il cittadino più pigro e più conservatore che esista.”

“per strada non si puo’ piste ciclabili non ci sono, i marciapiedi sono pieni di alberi/radici..doveee???”

“ma questo discorso lo puoi fare in una citta’ organizzata, mica a Roma..”

“si .. soprattutto respirando smog in piena pedalata…..!!”

Bicicletta prima, chi commenta alzi la mano
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