ecomuneEcomune è un progetto nato per promuovere sostenibilità, ecologia e valorizzazione del paesaggio della città di Roma, come strumenti di coesione, aggregazione sociale e rafforzamento della cittadinanza attiva. Il progetto viene dall’incontro tra ReBike ALTERmobility e Interazioni Urbane. Le due associazioni si sono conosciute nell’autunno 2014 durante l’organizzazione dell’evento “SoTTO il viadoTTo” e hanno trovato molteplici punti di contatto nelle tematiche affrontate, dalla sostenibilità urbana alla riattivazione degli spazi comuni. La sperimentazione della metodologia di lavoro di Ecomune si è svolta tra dicembre 2015 e Aprile 2015 con la realizzazione di “Eco al Terzo” tramite il bando “Cultura in Festa” del Municipio Roma III. 

I partner che hanno contribuito a creare Ecomune
I partner che hanno contribuito a creare le domeniche di ECOalTERZO

Nel mese di marzo 2015 sono stati realizzati 4 eventi, ad ingresso gratuito, presso il Parco delle Valli: 1, 8, 15 e 29 marzo. Quattro domeniche dedicate ad ecologia, sostenibilità e riattivazione degli spazi pubblici. Le associazioni hanno messo su un programma denso di eventi, laboratori e appuntamenti con lo scopo di coinvolgere i cittadini a vivere la città e il quartiere, di promuovere la partecipazione collettiva e l’impegno nel prendersi cura degli spazi urbani. 

Ecco alcune delle attività realizzate in occasione di ECO al TERZO:

Laboratori per bambini

Workshop per adulti

Slow turism

Ciclocaccia al tesoro

Caffè progetto

Musica al parco

Mobile Bike Kitchen

Pranzo al parco

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Ma perché “Ecomune”? Beh, perché dentro questa semplice parola ce ne sono tante altre che ci stanno a
cuore e a cui abbiamo voluto dare un ruolo importante e centrale. Soprattutto, abbiamo voluto creare un punto di unione, perché ai nostri occhi queste parole hanno funzioni e utilità reciproche. C’è “eco”, che vuol dire per noi tante cose, a partire ovviamente da ecologia. Un’ecologia che non è più argomento di nicchia o esclusivo della comunità scientifica, ma parte integrante delle nostre vite. Non si tratta solo di salvare il nostro futuro, qui si gioca tutto sul presente.

Nel nostro piccolo, vogliamo pensare e mettere in pratica idee semplici ma cruciali e cambiare il nostro stile di vita in un senso più ecologico. Ma “eco” significa anche economia, perché durante la peggiore crisi del nostro sistema economico ci sembra che la risposta non sia ripetere gli errori del passato, ma guardare altrove e costruire nuovi rapporti e nuove economie, fatte di riuso, riciclo, sostenibilità e nuovi rapporti sociali.

E poi c’è “comune”. Comune è lo spazio che viviamo e nel quale ci muoviamo, e comune deve esserlo sempre di più. Un vero e proprio bene comune, in contrapposizione a una visione privata delle nostre città. Se ci pensate bene, una città “privata” è proprio una città a cui manca qualcosa. Ma comune, a scriverlo con la C maiuscola, diventa Comune, che è il primo livello di rappresentanza di noi cittadini, quello che ci dovrebbe essere più vicino e conosciuto ma che spesso è lontano e sconosciuto.

Ecomune, ecomune, eComune, ECOmune. Ci sono tanti modi per vedere questo progetto e tutti hanno un valore perché non si può pensare oggi alle nostre città senza adottare un approccio ecologico, basato su un valore economico e fondato sul bene comune e la dimensione locale.

Non siamo dei teorici. Le cose che facciamo si basano su tre semplici principi:

  • Scoperta (del territorio, di nuove pratiche, di altre persone);
  • Costruzione (dell’arredo urbano, dei mezzi di trasporto, del tessuto sociale);
  • Partecipazione (abbiamo tutti da imparare gli uni dagli altri ed è solo facendo insieme che si fa veramente).

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