Mobilità n.8 del progetto Euro ALTERmobility

Partecipante: Andrea Natalini & Riccardo Monaco

Destinazione: Praga, Repubblica Ceca

Corso: Handling Stress and Avoiding Burnout

Quale giorno migliore, se non il 4 dicembre 2016, per partire da Roma alla volta della bella e misteriosa Praga? Beh… con un po’ di attenzione, avremmo potuto rispondere a tale domanda retorica: “quasi tutti”, considerando come la data in questione fosse quella dell’atteso Referendum sulla Costituzione italiana, nonché dell’altrettanto celeberrimo derby calcistico della Capitale. Ma, ahinoi, abbiamo realizzato ciò soltanto un istante dopo aver fatto i biglietti aerei per la Repubblica Ceca.
Così, tra un’alzataccia per votare all’alba all’apertura dei seggi (Andrea), ed un’imprecazione per non aver potuto esercitare tale diritto (Riccardo), ci siamo ritrovati la domenica a Ciampino pronti per affrontare una full immersion in un tema che più che mai affligge lavoratori e non, giovani e meno giovani di tutta Europa: la gestione dello stress e della sindrome da burn-out
L’arrivo in città all’ora di pranzo, con gli ultimi scampoli di un timidissimo sole d’autunno inoltrato, e le prime passeggiate, ci restituiscono due impressioni: la prima è che Praga è una città affascinante ed elegante, ma estremamente giovane e vivace. L’immagine grigia della fredda Capitale d’oltrecortina ha definitivamente lasciato spazio alle luci, ai colori, alla voglia di sperimentare, di aprirsi al turismo, senza, tuttavia, cercare di snaturarsi, per quanto possibile.

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La seconda è che la statistica secondo cui la Repubblica Ceca è il primo Paese europeo per consumo di birra sembrerebbe assolutamente veritiera: complice la temperatura non propriamente mite, ci accorgiamo facilmente di come, bionda o scura, ne scorra a fiumi in ogni pub, ristorante o semplice sala da tè (sic) della città. 
Le piazze e le vie principali, impreziosite ulteriormente da bancarelle e decorazioni a carattere natalizio, ad ogni modo, ci preparano nel migliore dei modi ad affrontare il tema del workshop, organizzato da Dorea Educational Institute, ed ospitato in una bella sala nella parte nuova della città.
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Si parte, come al solito di lunedì mattina, e l’ennesima levata al canto del gallo è mitigata dalla simpatia contagiosa di Marketa, la trainer, praghese Doc, professionale e abilissima nel mettere tutti a proprio agio, e dalla curiosità di rompere il ghiaccio e conoscere il gruppo di facce nuove attorno a noi.
C’è Ramona, insegnante di tedesco proveniente dalla Romania, ma è soprattutto la componente turca a farla da padrone, con Ali, Zek, Ozgru, Busra, Hale e Hatic.

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Sei elementi simpaticissimi, con l’enorme pregio di riuscire a fare gruppo con tutti, rinunciando quanto più possibile di interagire nell’idioma originario persino tra loro. Nei momenti conviviali, durante le pause o nelle serate post-corso trascorse assieme, sembravamo una banda di persone affiatate semplicemente in vacanza insieme.
Per quanto riguarda il corso, innanzitutto, è stato apprezzabile come l’istituto Dorea abbia curato ogni dettaglio, fin dall’accoglienza e dal materiale fornitoci. Marketa ha alternato fasi di conduzione tradizionale, con momenti di scambio, volti ad incanalare e a condividere le esperienze di stress e di sfinimento da lavoro cui ognuno di noi, sia pure con modalità differenti, è stato costretto a convivere nella propria carriera lavorativa.

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Analisi della personalità, bilanciamento tra attività lavorativa e relax personale e, soprattutto, scambio di buone pratiche, i leit motiv delle giornate trascorse in aula, ma anche outdoor. Un’attività all’aperto su tutte? Il lasciare il proprio messaggio sul celebre John Lennon Wall, proprio l’8 dicembre, ultimo giorno di training e trentaseiesimo anniversario della tragica scomparsa dell’ex fab four.

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Il rompete le righe del venerdì arriva dopo un’attività assolutamente anti-stress: un tour guidato per la città, ammirando scorci noti e meno noti, tra selfie, risate, saluti di arrivederci e… vin brulè ristoratore.

Al ritorno a Roma, accolti da una temperatura ben più mite, portiamo con noi non solo il ricordo della città e i bei momenti trascorsi insieme a trainer e resto della combriccola, ma anche il proposito di affrontare la quotidianità sotto una luce diversa, bilanciata e sana: in poche parole, applicando il più classico catenaccio all’italiana contro i pericoli derivanti da stress ed esaurimento nervoso.

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#euroaltermobility: a Praga, imparando a gestire lo stress

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