“Per soddisfare la domanda di mobilità del 2,8% delle persone e delle merci (è questa la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 chilometri) si impegna il 75% dei fondi pubblici destinati alle infrastrutture del settore, mentre all’insieme degli interventi per le aree urbane e per il pendolarismo (dove si muove il 97,2% della popolazione) lo Stato destina solo il 25% delle risorse, puntando spesso e ancora una volta su nuove strade, tangenziali e circonvallazioni piuttosto che sul trasporto collettivo o su quello non motorizzato.”
Rete Mobilità Nuova
Con queste premesse e da questa considerazione, è partito nel nostro Paese un progetto che Re-Bike sostiene e per il quale ci impegneremo, nel nostro piccolo: la Rete Mobilità Nuova. Ovvero l’idea, che riteniamo sacrosanta, che pedoni, ciclisti e pendolari, da sempre considerati marginalmente dagli investimenti per il trasporto delle nostre città, rappresentano invece la grande maggioranza della popolazione e che debbano quindi, dialogando insieme e mettendosi in rete, formare un fronte comune di confronto con le istituzioni, per far sì che le cose comincino davvero a cambiare.
Per questo nasce la Rete Mobilità Nuova, che il 4 maggio terrà a Milano il suo battesimo.
Re-Bike aderisce con molto piacere a questa novità della quale l’Italia ha, a nostro avviso, un grande bisogno.