Dopo la galleria di Santa Bibiana e il ponte ferroviario della stazione Tuscolana, anche Porta Maggiore è stata “colpita” dal gruppo di ciclisti #anonimiattivisti che hanno realizzato, in corrispondenza dei due sottopassi che collegano Porta Maggiore a Via Prenestina e Porta Maggiore a Scalo San Lorenzo, delle piste ciclabili in entrambi i sensi di marcia.
Ancora una volta, un intervento dal basso, al limite dell’illegalità, per dare ai ciclisti della città quello di cui hanno bisogno: infrastrutture che mettano in sicurezza sottopassi e punti critici dove ogni giorno i ciclisti rischiano la vita pur di attraversare la città senza usare la macchina. Infrastrutture che invece nessuna amministrazione fino ad ora ha fatto lo sforzo di progettare e realizzare. Una provocazione per ribadire che con 50 euro di spesa e venti minuti di tempo si può cambiare un piccolo pezzo di una città in cui circolano 2,5 milioni di veicoli, più di 800 ogni 1000 abitanti.
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