50 anni fa, nel 1965,  il presidente della Repubblica Saragat firmava il Dpr per rendere inedificabili le aree attigue all’Appia Antica, la Regina Viarum, per il loro alto valore archeologico e paesaggistico e creava le premesse per la nascita di un ininterrotto museo a cielo aperto della Roma antica, dalla Colonna Traiana ai Castelli romani: un enorme cuneo verde e monumentale di oltre 18 chilometri.

Ma ad oggi il grande parco archeologico di Roma è ancora un miraggio, i primi chilometri dell’Appia Antica continuano a essere ingolfati dal traffico privato che ha trasformato la Regina Viarum in arteria di scorrimento. 

Questo il tema al centro dell’incontro che si è svolto oggi presso la libreria del Touring Club Italiano a Roma: la necessità di dare subito vita e dignità al Parco archeologico di Roma, dalla Colonna Traiana agli antichi acquedotti, per fare della Regina Viarum non il rudere del passato, ma la porta d’accesso di una nuova Roma, di una metropoli contemporanea che investe sul suo territorio, sulla sua storia, sulle sue ricchezze. Legambiente, Touring Club Italiano, VeloLove e Parco Regionale dell’Appia Antica hanno presentato quindi il dettaglio del progetto del GRAB – il Grande Raccordo Anulare delle Bici della Capitale – spiegando come la realizzazione di questo anello sia il prologo per l’apertura di un grande e ininterrotto museo a cielo aperto dai Fori all’Appia Antica.

IMG_0216Nell’incontro, che ha visto la partecipazione di Franco Iseppi (Presidente del Touring Club Italiano), Rossella Muroni (Presidente di Legambiente), Giuseppe Roma (Delegazione romana del Touring Club Italiano), Roberto Scacchi (Presidente di Legambiente Lazio), Maurizio Gubbiotti (Commissario Straordinario Roma Natura), Mario Tozzi (Commissario Straordinario Parco Regionale Appia Antica) e Alberto Fiorillo (Responsabile Aree Urbane di Legambiente), le associazioni hanno lanciato al Campidoglio, alla città e al Paese la sfida dell’Appia Day: festeggiare cioè la prossima primavera il primo giorno della Regina Viarum finalmente chiusa alle auto, con tutti gli spazi monumentali aperti ai romani e ai turisti venuti nella Capitale per il Giubileo, accolti anche dal “cantiere” del GRAB già attivo e visitabile. Sarebbe questa la prima, indispensabile azione per la nascita di un itinerario museale a cielo aperto con la realizzazione di una grande area pedonale che, partendo da piazza Venezia, renda facilmente percorribile, sicuro e accogliente, il percorso monumentale che ingloba i Fori, il Colosseo, il Palatino, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla, Porta San Sebastiano e le Mura Aureliane, le Catacombe di San Callisto e di San Sebastiano e poi il parco della Caffarella, quello degli Acquedotti e tutte le altre testimonianze importanti e significative che si incontrano lungo la strada romana in questo tratto urbano eccezionalmente ben conservata.

A far ben sperare sull’accelerazione dell’avvio del cantiere del Grab, il fatto che, grazie all’impegno del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio, la legge di stabilità che sarà approvata nei prossimi giorni dal Parlamento potrebbe contenere le risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’anello ciclopedonale capitolino nell’ambito di un sistema nazionale di ciclovie turistiche.

“Il GRAB non è solo una ciclabile – ha dichiarato il responsabile Aree Urbane di Legambiente Alberto Fiorillo -. Come l’Highline di New York e la ciclovia del Danubio hanno costruito un nuovo immaginario dei luoghi e nuova ricchezza creando un diverso stile di mobilità, così il GRAB propone una lezione itinerante di storia che parte dal 300 avanti Cristo dall’Appia Antica e arriva all’architettura contemporanea di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara. Inoltre rendere Roma città bike friendly, valorizzare la bici come mezzo di trasporto e come mezzo di comunicazione significa attrarre più giovani nella Capitale”.

Regina Viarum, con il Grab sarà pedonale

Un pensiero su “Regina Viarum, con il Grab sarà pedonale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Facebook