Riduzione delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici privati di 2 gradi, abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h in aree urbane “da 50 a 30, da 90 a 70”, incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico locale con sconti e gratuità, limitazione dell’utilizzo della biomassa per uso civile dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento.

Sono queste le proposte decise nel corso dell’incontro tra il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e i sindaci e i governatori che si è svolto il 30 dicembre. Si tratta in ogni caso di misure da applicare in caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di smog e che, come ha ribadito Galletti, “non sono vincolante: sono una serie di adempimenti che i comuni possono mettere in campo, saranno ovviamente i sindaci a scegliere se applicarli”. Il ministro ha inoltre fatto presente che da subito è disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa un fondo da 12 milioni di euro. 

IMG_0098Inoltre, in seguito alla riunione è stata presentata anche una strategia di medio periodo, un piano strategico triennale da applicare sul territorio metropolitano che contestualmente vede la nascita del “Comitato di coordinamento ambientale”, una task force tra i sindaci delle città metropolitane e i presidenti di Regione, presieduta dal Ministro dell’Ambiente.

Nel medio periodo, il Coordinamento prevede misure vincolanti su controllo e riduzione delle emissioni degli impianti di riscaldamento delle grandi utenze, il passaggio a un trasporto pubblico a basse emissioni, anche rinnovando il parco mezzi, la realizzazione di una rete di ricarica elettrica efficiente, il miglioramento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale e misure di sostegno e sussidio finanziario per l’utenza del trasporto pubblico. E ancora: incentivi al verde pubblico, interventi di efficientemente energetico relativi agli impianti sportivi pubblici e in favore di altri edifici dello Stato; riduzione della somministrazione di fertilizzanti azotati in agricoltura per limitare l’emissione di NOx; lo studio di nuovi possibili incentivi per la rottamazione.

 Le risorse programmate e disponibili contro lo smog nelle grandi città ammontano a 405 milioni di euro: 35 sono per la mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, pedibus (approvate con il collegato ambientale); 50 per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto); 250 milioni per l’efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (attraverso il Fondo Kyoto); 70 milioni per riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione centrale.

“A questi vanno aggiunte altre misure approvate con la legge di stabilità”, ha detto Galletti ricordando “gli incentivi al trasporto merci su ferro e su mare per un totale di quasi 200 milioni di euro nei prossimi 3 anni, i 91 milioni in 3 anni per la mobilità ciclabile, i 3 milioni in 3 anni per la progettazione e la realizzazione di itinerari turistici a piedi”. 

Del piano quello che sembra non essere piaciuto, soprattutto agli ambientalisti, è la scelta di “destinare parte delle poche risorse disponibili alla rottamazione delle auto private. In questo modo il provvedimento rischia di incentivare anche il trasporto privato”, ha spiegato Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente. Buona invece “la riduzione della velocità a 30km/h, ma è importante che diventi un limite permanente come già accade in alcuni quartieri e comuni virtuosi”. 

Parere simile per il WWF che ha sottolineato la necessità di un intervento strutturale che liberi le città dalle auto: “I cittadini utilizzerebbero volentieri i mezzi pubblici se meno costosi e purtroppo sono passati quasi sotto silenzio i forti rincari avvenuti in questi anni degli abbonamenti e biglietti del trasporto pubblico avvenuti in molte città, Roma compresa dove sono state addirittura abolite le fasce di tariffe agevolate (studenti, etc)”. 

 

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